Oltre il Credito d’Imposta: Strategie di Transizione 4.0

Come Industria 4.0 può rivoluzionare le aziende: Preparati al cambiamento con il giusto approccio.

INDICE DEI CONTENUTI
Premessa
Il piano Transizione 4.0: come le aziende possono migliorare la loro produttività e competitività
Cosa devono fare le aziende per adeguarsi agli standard di Industria e Transizione 4.0?
Il modello Industria 4.0 Ready: ottimo punto di partenza, da valutare con attenzione
Un modo più sicuro di affrontare il processo di transizione: affidarsi ad un professionista
Conclusioni

Premessa

Una delle domande che sorge spontanea quando si pensa al successo della propria azienda e ai modi per aumentarne il suo posizionamento nel mercato, è come abbiano fatto le grandi aziende a dominare il loro settore di appartenenza e raggiungere successi così evidenti in scala mondale.

La risposta a questa domanda non solo dovrebbe prendere in considerazione molti fattori dipendenti tra loro, ma molto probabilmente non ci porterebbe troppo lontano ai fini del contenuto di questo articolo. Quello che però potrebbe accendere è una riflessione sul fatto che tutte queste realtà condividono un segreto: tutte quante hanno dimostrato di saper realizzare prodotti intelligenti, servizi veloci e mirati alla soddisfazione dei bisogni specifici dei clienti.

Il piano Transizione 4.0: come le aziende possono migliorare la loro produttività e competitività

Le grandi Aziende e i big del mercato hanno saputo incrementare l’efficienza produttiva e la qualità dei loro prodotti, ottenendo competitività sul lungo termine nel mercato nazionale e internazionale.

La chiave di tutto questo può essere ricercata per certi versi nel paradigma 4.0, che può contribuire a rendere un’azienda migliore e aiutarla a gareggiare con i grandi leader nello svolgimento della propria funzione.

Il modello 4.0 rappresenta un nuovo modo di fare impresa, focalizzandosi sulla flessibilità e sulla velocità di produzione. L’obiettivo è ridurre gli sprechi e le inefficienze, limitando ad esempio tempi di fermo produzione e stimolando il modello ready-to-market.

Se da un lato è vero che numerose startup, aziende e leader di settore hanno già da tempo recepito il cambiamento, c’è ancora molto da fare e il Piano Transizione 4.0 rappresenta oggi un passaggio fondamentale per perseguire gli obiettivi di crescita e consolidamento delle aziende sul mercato moderno.

Cosa devono fare le aziende per adeguarsi agli standard di Industria e Transizione 4.0?

In mezzo a questo forte vento di cambiamento, le imprese hanno potuto contare sul supporto di figure esperte, Associazioni di settore e Università che hanno contribuito a diffondere formazione adeguata e linee guida per l’implementazione di soluzioni vincenti sul piano della tecnologia avanzata e della digitalizzazione.

Il punto critico, però, è stata la prontezza delle azienda al recepimento di questo cambiamento. Le sfide da affrontare sono molte, e solo le aziende che avranno saputo adattarsi potranno davvero beneficiare dei vantaggi portati dalla quarta rivoluzione industriale.

Ma andiamo in ordine. Cosa hanno oggi le aziende a disposizione per adeguarsi al cambiamento e intraprendere il loro cammino di Transizione verso Industria 4.0?

Il modello Industria 4.0 Ready: ottimo punto di partenza, da valutare con attenzione

La risposta del mercato al vento del cambiamento è stata la proposta di soluzioni pronte per l’implementazione del modello 4.0 in azienda. Si tratta delle proposte “4.0 Ready”, ovvero soluzioni più o meno pronte per beneficiare dei vantaggi dell’innovazione industriale.

Questo tipo di soluzioni rappresentano un buon punto di partenza per numerose aziende, ma non devono essere fraintese. Prendiamo il caso dell’Agricoltura 4.0, dove questo tipo di soluzioni sono largamente commercializzate e diffuse per far fronte alla richiesta delle aziende.

Fraintendere queste soluzioni significa sottovalutare alcuni rischi tra cui quello di gestione “inorganica” ed inefficiente del proprio parco macchine.

In effetti, non ha troppo senso gestire 10 macchine con 10 sistemi diversi, e le evidenze di questa gestione costituiscono ad uno svantaggio piuttosto che un vantaggio.

Il settore manifatturiero non è immune da questo tipo di rischi. Si pensi ad una azienda che utilizza più sistemi di gestione della produzione, diversi anche gli uni dagli altri.

Questo sorta di verticalizzazione spinta, oltre a creare confusione e sconforto negli operatori, può addirittura rallentare significativamente la produzione in caso di malfunzionamento di un sistema rispetto agli altri. Ma è solo un esempio.

Un modo più sicuro di affrontare il processo di transizione: affidarsi ad un professionista

Per ovviare a queste ed altre problematiche, al fianco delle imprese ci vorrebbe una figura di facilitatore che consenta di armonizzare la connessione tra esperti di settore, organizzazioni e fornitori che vogliono investire nel cambiamento.

Il vero valore aggiunto che un professionista può apportare in queste situazioni è la consapevolezza della necessità di creare sul lungo periodo un sistema sinergico che sia in grado di perseguire in maniera ottimale gli obiettivi di cambiamento e ridurre al minimo gli effetti di errata visione e poca esperienza.

In questo modo, oltre a predisporre sin da subito un ambiente propizio per la transizione, l’azienda può concentrarsi maggiormente sugli obiettivi, evitando errori banali come la frammentazione dei propri processi.

Tutto questo però non basta. L’ago della bilancia pende verso le imprese che devono comprendere l’entità e gli effetti portati da questa epoca senza precedenti. Come fare? Adeguarsi al cambiamento.

Conclusioni

Il vero segreto di Industria 4.0 è prepararsi mentalmente al cambiamento

Se dal lato tecnico tutto è pronto per recepire la sfida, adesso le aziende devono mettersi in gioco e comprendere che per costruire un modello avanzato di gestione e digitalizzazione dei processi, l’era moderna richiede soprattutto un nuovo approccio di tipo culturale e mentale, basato sulla cultura della transizione.

L’approccio vincente consiste nel tenere in considerazione di abbandonare, per quanto possibile e necessario, determinati modelli di pensiero e modus operandi che sino ad oggi hanno consentito crescita e consolidamento della propria posizione.

Infatti, solo attraverso la promozione e l’apertura ad una cultura del cambiamento è possibile raggiungere obiettivi duraturi per le aziende.

Il cambiamento parte dalla sua predisposizione. Gli incentivi fiscali sono il minore dei vantaggi.


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