Perché l’integrazione 4.0
Nel contesto della produzione e dei servizi, Industria 4.0 ha posto l’attenzione sul termine integrazione che ha suscitato sempre più interesse nelle PMI italiane soprattutto grazie ai contenuti della circolare 4E del 30/03/2017 dell’Agenzia delle Entrate.
“Integrare” in realtà significa perfezionare ciò che risulta in prima istanza incompleto e insufficiente, tuttavia in questo articolo parleremo del Requisito Tecnico dell’integrazione automatizzata (informativa) nel contesto della quarta rivoluzione industriale.
Cosa è l’Integrazione Automatizzata delle informazioni

L’integrazione automatizzata rappresenta che una concatenazione sistematica e funzionale dei flussi e delle risorse, svolta però in maniera automatica, o meglio automatizzata tra le componenti che costituiscono il sistema azienda.
Quando ci si riferisce al contesto informativo, i processi che diventano interconnessi possono concatenare le loro informazioni col fine di estrarre valore aggiunto dallo scambio informativo.
Ecco perché l’interconnessione e l’integrazione rappresentano due concetti fondamentali nel contesto della quarta rivoluzione industriale.
Vantaggi dell’interconnessione e dell’integrazione automatizzata 4.0
Implementare in modo strategico i concetti di interconnessione e integrazione automatizzata delle informazioni, consente di ottenere vantaggi importanti in termini di qualità, costi e rapidi tempi di risposta.
Un esempio interessante è il settore della Sanità, dove la gestione automatizzata di alcuni processi, come la richiesta di analisi e relativi risultati ottenibili dalla macchina, sono concatenati in modo biunivoco tra cartella del paziente creata in fase di accettazione e la stessa al momento di consegna del referto.
Vengono così ridotti i tempi di analisi, di elaborazione del report e di consegna dei risultati.
Anche gli errori di gestione vengono contenuti.
Altri esempi interessanti possono essere ricercati nel manifatturiero, dove l’applicazione dell’integrazione automatizzata può trovare vantaggi nella comunicazione tra un magazzino verticale, il relativo sistema di gestione WMS e l’ERP aziendale. Vediamo nello specifico questo esempio.
Per comprendere meglio la situazione, si pensi ad un magazzino in grado di ricevere automaticamente le missioni di prelievo o deposito in funzione degli ordini generati in ERP dall’ufficio amministrativo.
Se il magazzino è in grado di comunicare periodicamente l’esito delle movimentazioni al WMS, interfacciato sinergicamente con l’ERP aziendale, ecco che è possibile gestire in maniera semplice ed efficace anche gli eventuali riordini in funzione dell’inventario e delle scorte. Ma c’è di più. Ogni fase del processo di approvvigionamento risulta tracciato in maniera funzionale con il reale stato di avanzamento dell’ordine di produzione.

L’integrazione automatizzata nel settore manifatturiero e nei big degli e-commerce
Prima di fare un ultimo esempio, entriamo ancora un attimo nel dettaglio della situazione sopra citata.
In sostanza, si pensi ad una concatenazione di flussi così descritta:

- gli articoli contenuti nel magazzino sono registrati nel WMS e nel software ERP con lo stesso codice identificativo (i.e. cod. art);
- nel sistema ERP, supponiamo un modulo MES, viene creato un ordine di produzione che richiede il prelievo di una determinata quantità di codice articolo;
- l’ordine di produzione passa al WMS che genera in automatico un ordine di prelievo contenente le informazioni inserite in ERP;
- in funzione di queste movimentazioni, il magazzino recepisce in automatico le informazioni rilevanti e le rende direttamente disponibili all’operatore che deve effettuare il prelievo;
- l’operatore è a conoscenza del materiale da prelevare e ad operazione avvenuta, il magazzino aggiorna le scorte in WMS, che si occupa invece di chiudere l’ordine di prelievo.
- L’esito delle operazioni torna al MES (ERP) per l’aggiornamento dello stato della produzione;
- le informazioni così recepite consentono l’aggiornamento dell’inventario, sotto controllo dell’ufficio amministrativo.
- Eventualmente, sulla base di soglie target, viene predisposto un riordino automatico al fornitore.
Dall’esempio descritto, è evidente come tutta la catena possa risentire dei benefici apportati dall’interconnessione e integrazione di sistemi e informazioni.
Un esempio molto più affascinante, però, è quello dei big degli e-commerce top brand che a livello mondiale coordinano l’offerta di pezzi unici su richiesta specifica del cliente finale.
Pensiamo al caso di vendita di scarpe alla moda perfettamente personalizzabili dal cliente finale. Vediamo come l’integrazione automatizzata e l’interconnessione tra sistemi consentono di erogare un servizio davvero unico nel suo genere. Per semplicità, ipotizziamo un sistema del produttore molto semplice, limitato a vedere la produzione come una piccola “scatola chiusa” in cui si svolte il processo produttivo.
Ecco ancora una volta, come potrebbe apparire l’intreccio di informazioni:
- Il design del prodotto viene personalizzato dal cliente tramite un applicativo web ospitato sul sito del produttore.
- A customizzazione completata, il pacchetto di informazioni investe i processi del produttore che può così elaborare le informazioni di produzione.
- Le informazioni uniche di fabbricazione arrivano direttamente in macchina in grado di lavorare il design unico richiesto. In questa fase, il settaggio della macchina è automatico e dipende da quanto inserito dal cliente sull’applicativo web.
- A lavorazione ultimata, l’ordine viene elaborato dall’ufficio amministrativo per la fatturazione e l’interfacciamento con l’ufficio spedizioni, quindi con il corriere per la spedizione del pezzo.
- Il cliente finale riceve il pezzo e viene in automatico richiesta l’espressione di un feedback rispetto al servizio usufruito.

Per il sistema del produttore, il tracking della spedizione è correlato ancora una volta all’ordine generato dal cliente finale e oltre alla ricezione del feedback del cliente, è in grado di gestire l’assistenza post-vendita per gli eventuali richiami. Più avvincente è che il tutto si apra e si chiuda nel giro di qualche giornata di lavoro.

Conclusione: L’integrazione 4.0 anche per le PMI
I benefici dell’integrazione automatizzata rappresentano una valida realtà per tutte quelle PMI che possono utilizzare semplici codici a barre e TAG RFID per il tracciamento delle operazioni e la raccolta delle informazioni lungo la catena di creazione del valore.
Monitorare l’impatto del proprio parco produttivo sull’intera catena oppure ottenere all’interno del sistema informativo dati dettagliati che possono essere inviati direttamente al cliente finale, oppure utilizzati per generare documentazione pertinente (Documenti di Trasporto, fatture, …) diviene oggi una realtà che non può prescindere al nuovo modo di fare impresa.
Questi concetti dovrebbero rappresentare un traguardo importante a cui ogni azienda deve ambire se vuole competere e non rimanere indietro con l’avanzare della tecnologia.
L’integrazione automatizzata è la chiave per ottenere vantaggi nel nuovo contesto 4.0, e tu a che punto sei?
Fammelo sapere nei commenti.
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